COME SCRIVERE UNA RELAZIONE

COME SCRIVERE UNA RELAZIONE
Istruzioni su come scrivere in modo efficace una relazione
1. elencare, senza un ordine ben preciso, le idee e gli argomenti che si vogliono descrivere
2. una volta elencati gli argomenti (ed eventualmente eleminati quelli che non servono) raccogliere le informazioni utili allo sviluppo del testo (fare anche un elenco delle fonti dalle quali venngono ricavate le informazioni, siti web, libri, testi, articoli di giornale, ecc..)
3. ora è il momento di fare la scaletta e decidere la struttura del testo; con la scaletta farete anche l'indice; per quanto riguarda la struttura in genere c'è una parte iniziale (che cosa si vuole dire), una parte di analisi iniziale, lo sviluppo di quanto si vuole descrivere nel testo, le conclusioni, la citazione delle fonti (bibliografia)
4. come si scrive il testo della relazione? la prima domanda che vi dovete fare è a chi è rivolto il testo; sulla base di questa risposta scegliete anche la forma, che comunque dovrebbe essere composta di frasi leggere, pochi avverbi, limitato uso di parole astratte, un linguaggio preciso; se si usano sigle, abbreviazioni o acronimi indicare da qualche parte che cosa significano
5. se si usano grafici e tabelle, oltre ad una loro numerazione progressiva, presentare sempre ambedue le forme (no solo tabelle, no solo grafici), mettere un titolo e indicare la fonte del grafico e tabella
6. non utilizzare stili diversi di scrittura (sempre lo stesso tipo e corpo del carattere), le parole straniere sempre in corsivo
7. il titolo del testo (è bene fare la scelta alla fine della redazione del testo) deve far immaginare quello che c'è scritto nel testo
8. alla fine cercate di rileggere il testo almeno una volta, valutate eventuali tagli alla sua lunghezza; se possibile fate leggere il testo ad una persona diversa da chi l'ha scritto, le cose che non vanno bene in genere vengono notate meglio da "chi sta fuori"
Buon lavoro!

La Ricchezza dei Beni Comuni

LA RICCHEZZA DEI BENI COMUNI
Le vicende storico-sociali degli ultimi quarant'anni hanno visto emergere un dibattito economico, giuridico, filosofico e politico-sociale sul ruolo dei beni nelle società moderne, elaborando il concetto di beni comuni. Cosa sono i beni comuni? Sono senza dubbio le risorse finite della nostra ecosfera (l'acqua, l'atmosfera, il suolo, l'energia, ecc..) ma il concetto può estendersi alle istituzioni, al capitale sociale, alla conoscenza, alla cultura. Il concetto implica un ripensamento dei paradigmi a cui siamo tradizionalmente abituati ad utilizzare per trattare le cose della vita concreta (il privato, il pubblico, l'invadenza o meno dello Stato, le tasse, ecc). Per le discipline giuridico ed economiche un punto di partenza importante è la lettura del testo di Elinor Ostrom, premio nobel per l'econonomia nel 2009, dal titolo "Governing the Commons" (E. Ostrom, 1990). In esso viene rilevato che, tanto la gestione autoritaria-centralizzata dai beni comuni quanto la sua privatizzazione, benché utilizzabili in determinate situazioni, non costituiscono la soluzione ai problemi dei conflitti che possono nascere per la gestione comune delle risorse, mostrando, attraverso esempi concreti, come le comunità, con un meccanismo che spesso parte dal basso, siamo riuscite in molte occasioni a trovare soluzioni efficaci a questi conflitti.
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